La Storia della Trattoria da Lele
La storia di questa trattoria risale al 1933 quando, Angelina Brocardo, che gestiva a Nizza, in Francia, un locale, venne a Murazzano
a trovare la mamma. Qui seppe che era in vendita la "Trattoria Piazza Nuova" (quasi di fronte a quella attuale), l'acquistò e vi si trasferì con la famiglia. La sua gestione si distinse subito per il tratto, per una cucina casalinga, famosi i suoi minestroni cotti a fuoco lento sulla stufa a legna, per gustuose "merende sinoire" che si concludevano con le belle canzoni della Langa. In questo ambiente fatto di semplicità e di piatti genuini crebbe la figlia Lele (Elena) che si appassionò all'attività della madre, la continuò, la migliorò e quando si sposò trovo nel marito Pierino aiuto e sostegno per fare della vecchia trattoria un locale sempre più importante
che, a poco a poco, perse il suo nome antico e venne indicato semplicemente "da Lele".
Nel tempo il locale acquistò sempre più importanza e la sua fama varcò i confini del paese. Insieme ad una cucina originale e genuina, importante il modo in cui Lele e Pierino sapevano accogliere i clienti con i quali riuscivano a stabilire subito un rapporto di amicizia e di simpatia che continuava nel tempo.
Lele non c'è più ma il suo ricordo non si spegne. Il suo volto sorride dalla fotografia all'ingresso del nuovo locale della figlia Silvana, col fratello Franco, ha acquistato e ristrutturato
nella stessa piazza, di fronte a quello vecchio.
L'insegna "Trattoria da Lele" campeggia sulla facciata del nuovo locale diventato "Alta Langa"...
...Questi i miei ricordi... Sono Silvana Pelleri, lavoro in Trattoria fin da bambina con grande passione ed impegno insieme a mio fratello Franco, mia figlia Elena e mio nipote Lele.
Mi occupo della cucina con grande impegno: mantengo vivi i piatti langaroli realizzano le ricette tramandatemi da nonna Angelina e da mia madre Lele.
Eccone alcune: "tajarin", "raviole", coniglio in varie versioni, vitello tonnato piatto forte della casa, budini di verdura, le nostre robiole con la salsa "cugnà" e tra i dolci
non manca mai il "flan" (budino di uova, amaretti, latte)
la cui origine si perde nella notte dei tempi.